L’arte può essere considerata una medicina? Molti ospedali si sono organizzati per ospitare mostre d’arte. Un modo per aiutare i degenti a superare la propria malattia.
“La bellezza salverà il mondo” affermava il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij. Anzi, sembra proprio che la bellezza possa salvare anche delle vite umane. Certo, anche tra i nostri arteest c’è chi ha iniziato a dipingere, scolpire, fotografare su suggerimento del medico. Una sorta di valvola di sfogo contro lo stress e il logorio della vita.
Ma hai mai pensato che la tua arte possa davvero aiutare una persona a superare una malattia?
CEDARS SINAI HOSPITAL
Il primo caso (documentato) risale verso la metà degli anni 60 al Cedars Sinai Hospital di Los Angeles. Qui, il ricco uomo d’affari Frederick R. Weisman rimase in coma in seguito a un incidente. Al suo risveglio, non riusciva a ricordare nemmeno il nome della moglie. No, nessuna simulazione! Così, la donna pensò di portare in reparto alcune opere molto amate dal marito. Weisman grazie a un’opera dai Jackson Pollock iniziò a ricordare. Da quel momento, le donazioni di opere d’arte a fine terapeutico sono state molte al Cedars Sinai Hospital.
Oggi sono circa 4000, e diverse realizzate proprio dai più importanti artisti del 900 e contemporanei. Ovviamente, l’ospedale ha assunto un curatore che dispone le opere d’arte in base ai diversi reparti. E non è l’unico caso.






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HOSPITAL ARTS OF CHELSEA AND WESTMINSTER HEALTH CHARITY
A Londra, il programma dell’Hospital Arts of Chelsea and Westminster Health Charity contribuisce a creare un ambiente di cura bello e gradevole all’interno del Chelsea and Westminster Hospital. Un progetto in cui le arti visive e le performing art dialogano e vivono con i degenti e i loro famigliari contribuendo ad alleviare la sofferenza. Le opere d’arte sono considerate dai medici dell’ospedale un concreto aiuto nella fase del recupero.

ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI DI MILANO
Anche in Italia abbiamo le nostre eccellenze. Al reparto di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, il direttore Ugo Pastorino e l’artista Giuseppe Maraniello hanno dato vita al progetto Still Alive. Immagini di pazienti che hanno vissuto e vinto la lotta contro il tumore. Ogni ex-malato è stato abbinato a un artista per diventare il soggetto della sua arte. Un messaggio e una speranza in più ai malati e ai loro famigliari. Lo stesso ospedale continua a portare avanti questo connubio arte e medicina attraverso un tavolo di lavoro tra medici e artisti. L’obiettivo è cambiare l’approccio alla malattia da parte del malato e sconfiggere l’aura negativa e oppressiva legata al concetto di patologia tumorale.
